- 7 Marzo 2023
- Posted by: Emanuele Infriccioli
- Categoria: Investimenti
Quando si costruisce un portafoglio di investimenti finanziari, la regola base è la diversificazione. Perché diversificare e non investire tutto in un unico strumento finanziario/mercato che si ritiene possa avere delle buone performance in un futuro prossimo? La risposta è nelle righe successive.
Le previsioni finanziarie.
Prima di tutto, se si costruisce un portafoglio destinato a crescere nel tempo, non ci possiamo basare sulle “previsioni” circa l’andamento a breve dei mercati. Bisogna costruire un portafoglio che regga davanti a qualsiasi situazione di mercato. L’imponderabile è sempre dietro l’angolo, lo abbiamo visto nel 2020 con la pandemia e nel 2022 con la guerra in Ucraina. Inoltre per quanto si possa prevedere l’andamento dell’economia tra pil e inflazione, non è detto che i mercati si comportino di conseguenza.
Diversificare per ridurre il rischio
Quindi a cosa serve diversificare? Diversificare è una vera e propria strategia di investimento, che ha lo scopo di ridurre il rischio, inteso anche come oscillazione di portafoglio che di conseguenza può generare perdite. Se voglio investire in azioni, devo evitare di comprare azioni di una sola società; potrebbe fallire e mandare in fumo i risparmi. Lo stesso vale per le obbligazioni; se fallisce l’emittente rischio di rimanere con un pugno di mosche. Ma si diversifica anche tra mercati (es. azioni e obbligazioni), tra paesi (es. Europa e Stati Uniti), tra valute (es. Euro e dollaro): non si investe in un unico mercato ma appunto si diversifica tra mercati diversi. Perché? Perché mentre un mercato, in un determinato momento va male, un altro potrebbe invece avere un andamento positivo. Se compro solo azioni, per quanto ne possa comprare molte, non ho un portafoglio sufficientemente diversificato in quanto ho investito in un solo mercato.
Quale è il mercato che guadagna sempre più degli altri?
E’ necessario diversificare, anche perché non esiste nessun mercato che guadagna sempre più degli altri. Se andiamo ad analizzare l’andamento dei mercati finanziari negli anni, scopriamo che per ognuno di essi, si alternano anni “buoni” ad altri che lo sono meno. Nella tabella sottostante, si può vedere l’andamento dei mercati obbligazionari (tab 1) e azionari (tab 2). Per facilità di lettura, ogni mercato ha un colore, e ogni colonna rappresenta un anno. Partendo dall’alto con quelli più performanti per arrivare in basso a quelli meno performanti. Come si può notare, al passare degli anni, il colore di riferimento sale e scende, ad indicare che non esiste un mercato che è sempre il migliore. Anche per questo motivo si dice sempre che i rendimenti passati non sono garanzia per rendimenti futuri.
La correlazione alla base della diversificazione
L’andamento che hanno determinati mercati rispetto ad altri, si chiama correlazione. E’ il principio base per creare un portafoglio in strumenti finanziari. Capire come si muovono alcuni mercati rispetto ad altri, è fondamentale. Sapere che le obbligazioni salgono di più quando le borse scendono, oppure che il dollaro sale se scende l’euro, ci aiuta a costruire un portafoglio stabile che regge davanti a crolli di mercato. Si parla di correlazione negativa tra due mercati, quando in un determinato periodo, uno ha una direzione diversa rispetto all’altro. Se diversificassi investendo in mercati che si muovono nella stessa direzione (correlazione positiva), non avrei creato un buon portafoglio. Investire invece in mercati che si muovono in maniera diversa, mi permette di avere un portafoglio più stabile. Le correlazioni poi cambiano negli anni, non sono sempre valide. Lo abbiamo visto nel 2022 quando sia azioni che obbligazioni sono scese in modo marcato, diversamente da quanto accaduto in passato.
Costruzione del portafoglio diversificato
Quindi, dato l‘orizzonte temporale ed il profilo di rischio, quando si costruisce un portafoglio bisogna diversificare tenendo presente le correlazioni tra l varie asset class (categorie di investimento) che si vogliono inserire. E’ un lavoro difficile e delicato che richiede esperienza e preparazione. Per questo è consigliato rivolgersi ad un consulente esperto ed evitare il fai da te.