- 19 Settembre 2022
- Posted by: Emanuele Infriccioli
- Categoria: Investimenti
Da inizio anno, tutte le tipologie di strumenti finanziari hanno subito forti cali. Tutto è iniziato a partire dalla seconda metà del 2021, quando il prezzo di molte merci ha cominciato a salire a causa delle strozzature nelle catene di approvvigionamento. Poi è arrivata la guerra in Ucraina che ha dato una accelerazione ulteriore all’aumento dei prezzi. Di conseguenza la FEd e la BCE hanno deciso di aumentare i tassi di interesse per combattere l’inflazione. L’aumento dei tassi, combinato con i rischi energetici legati alla guerra, rischia di creare recessione sia in Europa che in USA. Questa combinazione di eventi ha fatto scendere tutti gli investimenti; sia obbligazionari che azionari (vedi tabella in basso “2022 ytd”) e i risparmiatori sono in apprensione.
Come ci si deve comportare in situazioni come questa, dove da inizio anno quasi tutti gli investimenti sono negativi?
La pianificazione
Pianificare gli investimenti in una ottica di medio/lungo periodo è fondamentale per salvaguardare i risparmi. Come si può vedere dalla successiva tabella, non esiste una tipologia di investimento che ogni hanno offra un rendimento regolare. Ciclicamente invece, ci saranno degli investimenti che risulteranno più vantaggiosi a discapito di altri che lo diventano negli anni successivi. Ecco perché quando si costruisce un portafoglio di investimenti, bisogna tenere presenti 2 aspetti fondamentali: valutare le correlazioni che ci sono tra i vari strumenti finanziari e avere chiaro in mente l’obiettivo temporale.
L’Orso e il Toro
L’orso (mercato ribassista) e il toro (mercato rialzista) sono gli “attori” del mercato. L’Orso non è altro che il combustibile per alimentare il successivo rialzo di mercato. E’ in periodi come questo che si creano le basi per i rendimenti futuri. Una pianificazione che preveda piani di accumulo o la creazione di flussi di cassa per acquistare durante i ribassi, consentirà di avere rendimenti robusti quando il mercato si riprenderà. La ripresa è certa tanto quanto il calo. Sono incerti i tempi. Ecco perché gli investimenti finanziari devono essere pianificati avendo chiari obiettivi ed orizzonte temporale. Quando i prezzi di un qualsiasi bene scendono, non è forse una occasione di acquisto? Perché allora non dovrebbe esserlo anche per le azioni o le obbligazioni? Corriamo forse a vendere gli immobili quando i prezzi scendono? Come si vede bene nella successiva tabella, i mercati Orso, sono più brevi dei mercati toro. Se consideriamo l’SP500, i periodi di calo durano in media 9,5 mesi contro i 2,7 anni dei periodi di rialzo. Il calo medio è del 35,5% contro una crescita del 111,7%. Quindi i periodi di calo sono più brevi e meno profondi dei periodi di rialzo.
In conclusione, il consiglio per gli investitori è quello di non abbattersi e non farsi prendere dallo sconforto andando a vendere in momenti di calo. Fissare invece in modo chiaro obiettivi ed orizzonte temporale con l’ausilio di un consulente finanziario. Queste sono le chiavi per non perdere la rotta degli investimenti in periodi di burrasca.