Gli equilibri commerciali mondiali stanno cambiando

Lo scorso 15 novembre stato firmato il R.C.E.P. (regional comprehensive economic partnership) tra quindici stati dell’area Asia-Pacifico. Vi partecipano tra gli altri: Cina, Giappone e Corea del Sud. Non ne fa parte l’India che per il momento non ha aderito per paura di vedere aumentare il suo deficit commerciale con la Cina. Nel complesso l’accordo interessa 2,2 miliardi di persone e il 29% del p.i.l. mondiale.
L’area interessata è considerata da tempo come l’area geografica a maggiore sviluppo nel mondo; la sola crescita della Cina fa da motore per l’economia globale. E’ la prima volta che un accordo commerciale vede insieme le due principali potenze asiatiche storicamente rivali: Cina e Giappone, rispettivamente prima e seconda economia asiatica.

I settori regolati dal trattato non sono solo il commercio dei beni, ma anche: il commercio elettronico, gli investimenti, la proprietà intellettuale e gli appalti pubblici. L’impulso alla firma del trattato è stato sicuramente dato dalle misure protezionistiche di Trump che potrebbero essere “limate” dal nuovo inquilino della Casa Bianca. Per l’Italia cosa significa? Il nostro paese ha già degli accordi con alcuni di questi Stati; se ben sfruttati potrebbero essere la chiave per entrare in un mercato in cui il nostro Made in Italy è molto apprezzato.

Il futuro è tracciato, l’equilibrio degli scambi commerciali si sta spostando verso oriente.