Cosa è l’inflazione, rischi e opportunità

L’inflazione è l’aumento generalizzato dei prezzi in un determinato periodo. E’ espresso con una percentuale che indica l’incremento dei prezzi di un cosiddetto “paniere di beni” nel periodo preso in considerazione. Questa percentuale è detta tasso di inflazione. Quindi per esserci inflazione, non basta che aumentino i prezzi solo di alcuni beni. Questo aumento generalizzato ha come effetto la diminuzione del potere di acquisto della moneta. Ad esempio ricordo che da bambino, erano gli anni ’70 con l’inflazione a due cifre, da un anno all’altro il gelato passò da costare 100 lire a 150. A distanza di un anno, con la stessa quantità di moneta si poteva comprare meno prodotto.

Cosa provoca l’inflazione?

Non esiste una unica causa; i motivi che possono portare all’inflazione possono essere diversi e generalmente una combinazione di più fattori. Uno può essere la notevole domanda di beni e servizi il cui aumento fa crescere i prezzi. Altra causa può essere l’aumento dei prezzi dei beni importati; ad esempio negli anni ’70 l’aumento del prezzo del petrolio provocò a cascata un aumento dei prezzi, contribuendo a generare una notevole inflazione. In una economia che vive una situazione di piena occupazione, l’aumento dei salari è anch’esso una causa di inflazione. Secondo il noto economista Milton Friedman, l’inflazione è causata da un aumento eccessivo della offerta di moneta rispetto alla crescita della produzione. E’ questo il timore che serpeggia sui mercati finanziari in queste settimane: la grande quantità di denaro “regalato” dalle banche centrali in questi ultimi anni, secondo i Monetaristi (che sostengono le idee di Fridman) potrebbe portare inflazione.

Rischi e vantaggi dell’inflazione

Come detto, la conseguenza dell’inflazione è la perdita del potere di acquisto della moneta. A svantaggiarsi di questa situazione sono sicuramente salari e risparmi accantonati. Anche il creditore di un debito, vede ridursi il potere di acquisto del suo credito tanto più, quanto maggiore è il tasso di inflazione. Dall’altra parte ad avvantaggiarsi è chi ha contratto un debito; all’aumentare dell’inflazione il valore reale del debito si riduce.  Ad esempio, l’inflazione aiuta gli stati a rimborsare il debito pubblico.

L’inflazione è sempre un male?

Innanzitutto bisogna dire che l’inflazione non è di per sé negativa. Infatti le autorità monetarie di Stati Uniti ed Europa hanno l’obiettivo  di portare l’inflazione ad un livello del 2%. Questo perché un livello minimo di crescita dei prezzi è positivo per la crescita economica e l’occupazione. Diverso è invece il caso della iperinflazione ovvero un incremento dei prezzi molto veloce, tale da raddoppiarne il livello nel giro di 3 anni. Questo è sicuramente un caso estremamente negativo in quanto porta le autorità monetarie a prendere provvedimenti drastici come ad esempio fissare i prezzi in valuta estera. Altrettanto negativa è la deflazione che si ha quando i prezzi invece di crescere scendono. In questo caso ci troviamo di fronte ad un periodo di recessione, con gravi conseguenze anche per l’occupazione.

Come deve comportarsi un risparmiatore in caso di inflazione?

Prima di tutto bisogna stabilire quale livello di inflazione si prende in considerazione, in quanto abbiamo visto che un livello minimo e controllato è comunque positivo. In linea di massima in una situazione inflazionistica, le obbligazioni a tasso fisso tendono a perdere il loro valore; la cedola fissa che si incassa avrà un potere di acquisto che man mano si riduce in conseguenza dell’aumento generalizzato dei prezzi. Meglio quindi spostarsi su obbligazioni con cedole indicizzate all’inflazione. Per le azioni invece può essere una situazione positiva in quanto se da una parte aumentano i costi in virtù dell’aumento dei prezzi, dall’altra per lo stesso motivo aumentano i ricavi; anche i beni reali di proprietà dell’azienda (capannoni e terreni) aumenteranno di valore. Vale comunque la regola di fissare sempre degli obiettivi di investimento e di rivolgersi ad un consulente esperto.